Convegno ‘Giornalismo, sportivo e persone LGBTQIA+’
riassunto dell’intervento del prof. Baiocco
L’importanza di trattare le tematiche LGBTQ+ all’interno dei contesti sportivi e saperle narrare a livello giornalistico è un passo fondamentale per riconoscere, accogliere e affermare l’esperienza unica delle persone appartenenti a minoranza sessuale e di genere. Questo convegno si inserisce all’interno di alcune iniziative di divulgazione di un importante progetto di ricerca che stiamo conducendo, dal titolo “Ageing well in ageing society” finanziato dal PNRR: In particolare il progetto si compone di varie linee di ricerca che hanno come obiettivo quello di analizzare traiettorie per un invecchiamento sano, a partire da uno dei più importanti predittori di benessere nell’età anziana, ovvero lo sport e l’attività fisica.
Tra le varie linee di ricerca, quella che coordino vuole indagare l’esperienza delle persone anziane LGBTQ+ nei contesti sportivi e di attività fisica al fine di costruire delle traiettorie di intervento per il loro benessere fisico e psicologico. Accendere la luce e dar voce all’esperienza di queste persone, inoltre, è fondamentale anche per garantire un avanzamento sociale, verso contesti e società accoglienti verso tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, identità di genere, età, classe sociale o identità etnica. Negli ultimi anni, infatti, la letteratura psicologica ha riportato e descritto numerose esperienze di discriminazione e allontanamento dai contesti sportivi e di attività fisica, vissute da persone LGBTQ+ giovani e anziane. Nonostante, infatti, negli ultimi anni vi sia un crescente riconoscimento della pluralità di orientamenti e identità di genere anche nel mondo sportivo, basti pensare al crescente numero di persone atlete LGBTQ+ che affermano il loro orientamento e/o la loro identità di genere pubblicamente, molti contesti sportivi rappresentano ancora oggi una minaccia e dei luoghi ad alto rischio di aggressione. In particolare, specifici ambienti, come gli spogliatoi o i bagni, sono visti e vissuti come altamente pericolosi dalle persone LGBTQ+ giovani e anziane, perché ancora fucina si sessismo, machismo e identificati come i luoghi dove sono avvenute il maggior numero di aggressioni fisiche e verbali.
Narrare, riconoscere e denunciare tali forme di discriminazione, così come dare voce alle esperienze positive e inclusive che molte società sportive e associazioni LGBTQ+ stanno portando avanti per combattere l’omolesbobitransfobia nei contesti sportivi, rappresenta il focus di questo incontro. Le diverse persone relatrici vi racconteranno qui le loro esperienze dirette di iniziative di affermazione delle persone LGBTQ+ nei loro contesti sportivi e condivideranno le loro conoscenze in quanto persone formatrici sulle questioni LGBTQ+. Ancora una volta ringrazio tutte le persone che sostengono e partecipano a questo incontro.